Il post di oggi è frutto di anni di esperienza in ambito SEO dove avendo avuto la fortuna di lavorare in una Web Agency come Edita, le competenze maturate vanno ben oltre alla sola ottimizzazione di un sito…
Fare SEO nel 2014 è difficile? E soprattutto è possibile fare ancora SEO? La risposta a queste due domande è semplicemente Sì e se qualcuno dovesse rispondere il contrario vuol dire che di questa materia non ne sa niente e che non vuole perderci del tempo per apprenderla… visto che per imparare, testare e vedere i risultati è richiesto molto tempo, dedizione, curiosità e intuizione.
Fatta questa breve premessa vediamo perchè fare SEO serve ancora e perchè è difficile farlo se non si hanno delle buone basi.
Non tutti i clienti / progetti sono uguali
Il SEO del 2014 e del futuro deve avere una panoramica davvero ampissima visto che le cose da fare per aumentare il traffico targetizzato di un sito sono infinite e variano a seconda del cliente che abbiamo davanti.
Il primo step che metterei in cima alla lista delle cose da fare è capire il tipo di cliente su cui dovremo andare ad operare e in base a questo scegliere la strategia da adottare cercando di capire i punti di forza da utilizzare a nostro vantaggio.
Alcuni punti per capire cosa fare su un cliente prima di iniziare il vero e duro lavoro che ci permetterà di scalare posizioni su Google in ordine di importanza sono: (notare che non ho detto la prima pagina, perchè non è possibile garantire questo)
- Budget
- Salute del sito del cliente
- Domande da fare al cliente (come monetizza, obiettivi, aspettative)
- Analisi del mercato
- Strategia
Budget
Al primo posto ho messo il budget perchè è sempre bene saperlo visto che i nostri interventi potrebbero essere tanti in base all’analisi che andremo a fare nei punti successivi.
Salute del sito
Al secondo posto ho messo la salute del sito perchè per esperienza personale in molti casi, chi ha realizzato il sito del cliente non conosce alcuni aspetti SEO fondamentali. Sulla salute del sito potrei scrivere anche un libro, ma cercherò di individuare alcuni punti chiavi, giusto per farvi capire che non è una cosa scontata avere un sito in salute e come dico sempre, “è meglio pedalare con una bicicletta con le gomme gonfie che con una che ce le ha sgonfie”.
Alcune domande da porci in merito alla Salute del nostro sito (livello base):
- Sto tenendo monitorato le visite tramite un software di Analytics?
- Ho collegato il mio sito al Webmaster Tool di Google? Se la risposta alle prime due domande è no, molto male!
- Se hai collegato il tuo sito al Webmaster Tool di Google hai guardato cosa c’è dentro?
- Conosci tutte le pagine del tuo sito?
- Hai dei contenuti duplicati all’interno del tuo sito?
- Fai un copia e incolla dei testi da altri siti?
- Quanto tempo ci mette a caricare il tuo sito?
- Il tuo sito è ottimizzato per i motori di ricerca ed in particolar modo Google?
- Il tuo sito è ottimizzato per gli smartphone e i tablet?
- Quanto tempo ci mette a indicizzare una pagina? (Indicizzare è cosa diversa dal posizionare!)
…
Domande di livello avanzato/tecnico:
- Abbiamo una sitemap?
- Abbiamo un file Robots.txt?
- Abbiamo un file .htcaccess?
- Se un utente digita il vostro sito con il www. e senza il www. cosa succede? Avete impostato un redirect su una delle due soluzioni?
- Avete dei tag canonical sul vostro sito e perchè li avete?
- Avete pagine con dei tag nofollow e noindex? Sapete il motivo?
- Le votre url sono ottimizzate?
- Conoscete i codici di risposta delle vostre pagine? Se sì avete corretto le pagine 404? Monitorate gli errori 500? State offrendo la versione giusta per i dispositivi Mobili? Queste sono solo alcune domande sui codici che potrebbe restituire il nostro server…
- Sto gestendo bene la versione mobile del mio sito secondo le linee di Google?
- …
Le cose da sapere e da monitorare sono infinite e maggiore sarà l’esperienza in questo campo e più facile sarà gestire determinate situazioni critiche.
Non è da escludere che la salute del sito non sia fra i vostri problemi e se beccate il cliente che ha il sito a posto tanto meglio!
N.B.: L’analisi del sito varia anche dalle dimensioni del vostro sito e quindi dal numero di pagine, comportamenti e complessità del vostro pannello di controllo detto anche CMS.
Domande da fare al cliente
In verità il punto 2 e il punto 3 li avrei messi allo stesso posto, ma a volte non è facile fare tutte e due le cose, soprattutto se ci chiedono un’analisi di un potenziale cliente a cui gli si deve andare a proporre un’attività di SEO che comprende il risanamento del sito.
Le domande che dobbiamo fare al cliente che ci aiuteranno a capire i suoi punti di forza e come procedere per poter aumentare i suoi profitti potrebbero essere:
- Cosa vende o come vuole monetizzare cercando di capire il suo settore
- Se ha già avuto esperienze con altre agenzie dovremo capire la storia del suo sito perchè potrebbe anche essere stato penalizzato o essere in un trend positivo / negativo
- I suoi punti di forza
- I suoi obiettivi
- Le sue aspettative
- Tempo a disposizione da dedicarci
- Altre info utili a seconda delle risposte che ci darà e in base al settore in cui opera.
Tutte queste informazioni ci serviranno per capire come muoverci successivamente e dove dedicare i nostri sforzi.
Analisi del mercato
Se la salute del sito è a posto e abbiamo capito di cosa ha bisogno il cliente dovremo fare un’analisi del mercato per poter sapere su cosa dovremo iniziare a lavorare.
L’analisi del mercato comprende:
- La ricerca delle Keyword per cui vogliamo lanciare il sito del cliente
- Il livello di competitività dei siti concorrenti
- Cosa fanno gli altri per posizionarsi
- Quali canali possiamo sfruttare che altri competitors non hanno ancora battuto.
Strategia
La strategia si baserà su tutte le informazioni raccolte e non è detto che sarà quella definitiva perchè molte cose si possono scoprire lungo il cammino con ulteriori informazioni che il cliente ci potrà fornire successivamente.
In generale alcune delle attività che si potranno fare per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca con il successivo rafforzamentodel brand e la fidelizzazione dei nuovi visitatori sono:
- Ottimizzazione del sito esistente
- Rifare un nuovo sito stando attenti ad una eventuale migrazione
- Aggiunta di nuovi contenuti
- Presenza sui social network (questo non vuol dire tutti, ma solo quelli più appropriati per il nostro cliente)
- Link building (argomento complesso)
- Monitoraggio statistiche da Google Analytics o servizi simililari
- Monitoraggio WebMaster Tool di Google
- Cura del brand
- Monitoraggio tramite svariati Tool (gtmetrix, majestic seo, screaming frog, Xenu, Seo Spy Glass, etc. etc.)
Sulla base di queste informazioni potremo avere un cliente che:
- deve partire da zero
- deve uscire da una penalizzazione
- deve continuare la sua crescita
- necessità di una sola consulenza per capire come muoversi
- deve migliorare le conversioni
- ….
Conclusioni
In passato l’attività di SEO era molto più semplice e si poteva limitare alla sola ottimizzazione sul sito + un’attività di link buinding abbastanza semplice.
Tenendo presente che in questo post vi ho elencato a grandi linee cosa dovrebbe esserci compresa in un’attività di SEO avanzata e che il confine fra SEO e gli altri ruoli all’interno di un’azienda o comunque all’interno di un Team non sono così definiti, spero di avervi risposto alla domanda Perchè fare SEO non è facile e perchè serve farlo?