Il tipo di turista, le preferenze ed i canali di prenotazione.
Si tratta del “Changing Traveller Report” uno studio di SiteMinder che ha “intervistato” più di 12.000 viaggiatori in 14 paesi nel mondo: Italia, Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Messico, Singapore, Spagna, Thailandia, Regno Unito e Stati Uniti. Vediamo insieme alcuni dettagli.
Chi è il viaggiatore tipo.
Si chiama “Everything Traveller” turisti che ricercano eventi e manifestazioni ma che amano anche trascorrere tempo in hotel usufruendo dei servizi ancillari, con un occhio al budget ed un occhio al valore dell’esperienza. E’ fondamentale, quindi, proporre esperienze sul territorio, valorizzando i servizi della struttura ricettiva.
Dove andranno i viaggiatori.
Nel 2025, si prevede che il 72% degli intervistati propenderà per l’estero; in Italia il 19% punta completamente sull’estero, il 56% sceglie sia mete nazionali che internazionali mentre il 25% sceglie l’Italia come unica meta di vacanze dei prossimi 12 mesi.
Le mete estere più amate dagli Italiani sono invece Spagna (17%), Francia (14%), Grecia (10%), Austria (7%) e Germania (6%) mentre fuori dall’Europa, troviamo gli USA con il 6%. Tra le mete preferite dagli Italiani che viaggiano in Italia troviamo Sicilia (21%), Toscana (18%), Puglia, Sardegna e Lombardia (15%).
Quali sono le esperienze extralberghiere predilette dagli Italiani.
- SPA (35%)
- musica dal vivo (35%)
- degustazioni (34%)
- danze e tradizioni locali (15%)
- yoga e meditazione (13%)
- lezioni di cucina (12%)
- lezioni di lingue straniere (10%)
- giardinaggio e agricoltura (10%).
Gli stranieri invece preferiscono per l’80% fruire dei servizi proposti dall’hotel.
Cosa cercano gli italiani quando prenotano una camera d’hotel.
- Il 65% da molta importanza a letto e cuscini.
- Il 50% considera fondamentale la vista.
- Il 38% predilige il controllo della temperatura.
- Il 32% reputa importanti TV e audio.
- Il 28% apprezza poter regolare la pressione della doccia.
- Il minibar è importante soltanto per il 15% dei viaggiatori.
Cosa spinge gli Italiani a tornare nello stesso albergo.
- Rapporto qualità/prezzo (74% degli intervistati).
- Location (51%).
- Staff e customer care (48%).
- Servizi inclusi nel prezzo come la colazione e gadget (33%).
- Esperienze durante il soggiorno (30%).
- Vivere da Local (27%).
- Unicità della struttura (22%).
- Fidelity Card (14%).
Quali sono gli aspetti che portano a scegliere una struttura.
Gli ospiti italiani:
- sono attenti al budget: 55% predilige camere standard, il 62% è disposto ad investire la medesima cifra dell’anno precedente, il 25% sceglie una camera più economica mentre il 19% accorcia la durata del soggiorno.
- amano le sistemazioni eco-sostenibili e sono disposti a pagare fino al 25% in più per hotel ecofriendly.
- prediligono alcuni servizi aggiuntivi: per il 42% degli italiani la colazione è l’extra più gradito seguita da parcheggio (26%), transfer per l’aeroporto (26%), panorama (21%) balcone (19%).
Gli ospiti stranieri:
- il 46% dei viaggiatori è attendo al budget e sceglie camere standard;
- l‘87% investe in optional aggiuntivi per rendere più confortevole il soggiorno. Tra i preferiti ci sono: colazione(47%), metratura della camera (30), panorama (28%). – il 70% investe un budget maggiore se si tratta di una struttura eco-friendly.
Quali sono i canali privilegiati per trovare e prenotare il tuo hotel.
I motori di ricerca sono il primo luogo in cui selezionare meta e alloggi (50% italiani e 36% estero). I Baby Boomers sono tra i più fidelizzati ai motori di ricerca (42%); in Germania e USA sono molto popolari i forum nella ricerca di mete e alloggi.
E in fase di prenotazione?
Le OTA (Booking, Expedia e Airbnb) sono leader di mercato, scelte dal 42% dei viaggiatori. Il 27% degli utenti predilige la prenotazione diretta mentre l’1,5% si rivolge ad agenzie di viaggio.
Cosa incide sulla scelta delle OTA a discapito della prenotazione diretta?
Il 52% degli internauti abbandona il booking engine della struttura per via di una negativa fruizione del servizio: piattaforme lente e poco intuitive, problemi tecnici durante il pagamento, info poco chiare riguardo tariffe e policy di cancellazione.
Workation.
Il 35% degli italiani affiancherà viaggio e lavoro nel 2025 mentre dall’estero il 41% dei viaggiatori sceglie mete tra vacanza e lavoro. C’è quindi una tendenza alla ricerca della flessibilità sia nel relax quanto nel business.
Gli eventi e i viaggi.
Il 61% degli italiani viaggia principalmente per concerti e manifestazioni, motivi familiari ed eventi sportivi. In merito ai concerti il 51% di chi viaggia per questa tipologia di evento, prenota l’alloggio entro una settimana dall’acquisto dei biglietti.
Guardando all’estero, il 65% si sposta per festival, concerti ed eventi di questo tipo e tra questi i leader fanno parte della Generazione Z sempre più appassionata di viaggi culturali e sociali.
La scelta delle date di soggiorno.
La flessibilità è una condizione molto apprezzata soprattutto a fronte di un risparmio e di periodi più confortevoli per il relax in vacanza, l’82% degli italiani infatti dichiara di scegliere date flessibili.
Intelligenza Artificiale (IA) e servizi alberghieri.
L’AI fa ormai parte della quotidianità di chi sceglie mete di viaggio. Tra gli italiani il 32% la utilizza in fase di ricerca di alloggio e destinazione; il 22% nella gestione di check-in/check-out; il 20% nel dialogo durante il soggiorno; il 26% preferisce invece il contatto umano (fortuna direi!!)
Per quanto concerne invece la gestione dei servizi durante il soggiorno:
- il 48% degli italiani si fida dell’uomo nella preparazione dei pasti;
- il 41% preferisce la gestione umana nel servizio concierge
- il 37% desidera predilige essere servito dagli umani al bar;
- il 31% si rivolge al personale in carne ed ossa nella fruizione di servizi SPA e di INTRATTENIMENTO
- nella gestione si servizio in camera e check-in/check out l’apporto umano è preferito da una fetta più piccola (rispettivamente dal 27% e dal 23%).
All’estero invece il 78% dei viaggiatori si dichiara propenso all’utilizzo dell’AI, tuttavia solo il 12% la preferisce all’apporto umano nella gestione della presenza in hotel. ma solo il 12% è favorevole all’idea che tutte le funzioni dell’hotel siano gestite da macchine o robot.
Cosa fare quindi per essere competitivi?
- Tenere d’occhio la tendenza ECO
- Ottimizzare gli strumenti digitali della struttura, dal BOOKING ENGINE (che deve essere efficace, chiaro e competitivo rispetto alla fruizione che gli utenti hanno sulle OTA)
- Presidiare le OTA in maniera professionale, considerato che sono leader di mercato
- Proporre e esperienze extralberghiere e raccontare il territorio
- Affacciarsi al mondo dell’AI con un occhio però alla componente umana ed alla formazione del personale.
E tu sei pronto a pianificare le tue attività per il 2025? Contattaci per studiare insieme una strategia personalizzata!